Tappe di sviluppo

Il bebè a tre settimane

Il bebè a 3 settimane

Il tuo piccolo è con te ormai da qualche settimana, e in un certo senso ti sembrerà più semplice prendertene cura. Molti dei gesti dell’accudimento ti sono ora più famigliari. Allattare, addormentare e cambiare il bebè e prenderti cura dei suoi bisogni continuano ad occupare molto del tuo tempo.

Probabilmente ti chiederai come trascorrevi il tempo e avrai difficoltà a ricordare com'era la vita prima della nascita del tuo bambino.

Conoscere il bebè e sentirsi a proprio agio nel precedere i suoi bisogni è un’esperienza che solo tu e il tuo partner potete fare. Nonostante i tantissimi consigli da persone ben intenzionate, solo voi potete decidere cosa è bene per la vostra famiglia.

Allattamento

A 3 settimane i tempi della poppata e del sonno sono strettamente legati e diventerà impossibile separarli. È del tutto normale che il bebè si addormenti durante l'allattamento.

Prendere il latte è per lui molto faticoso e sottrae tutte le sue energie. Coordinare i complessi movimenti necessari per succhiare, deglutire, fermarsi e riprendere è molto stancante. Dopo la poppata è quindi probabile che dorma per un paio d'ore o fino a quando la fame non lo farà svegliare di nuovo.

Il suo piccolo stomaco non è in grado di trattenere molto latte in una sola volta, per questo dovrà nutrirsi frequentemente.

Sonno

A 3 settimane il bebè si appisola facilmente, di solito dopo la poppata o mentre lo tenete in braccio. L’effetto del latte caldo nello stomaco è simile a quello di un sedativo naturale: dopo la poppata è quindi realistico prevedere un momento di tranquillità.

Se ha fame, il bebè tende a non dormire bene, perché il suo organismo è costantemente alla ricerca di latte. Se è inquieto e non dorme tra una poppata e l'altra, verifica con l'infermiera in clinica che abbia ripreso il peso alla nascita. Di solito ciò richiede circa 2 settimane, ma il periodo può essere più lungo in caso di parto prematuro o complicazioni.

Poni il bambino nella culla o nel lettino avvolto in fasce. Un leggero tessuto in cotone è l'ideale e lo fa sentire più sicuro. Lo aiuterà anche a contenere il riflesso di trasalimento, che può causarne il risveglio anticipato. Metti sempre il bebè a dormire di schiena: è una nota strategia per prevenire il rischio di morte in culla.

Comportamento

Potrai percepire chiaramente nel tuo bebè tutti i riflessi comuni ai neonati. Il riflesso di trasalimento, di suzione, di prensione e di marcia sono azioni automatiche attivate dal cervello. Ogni riflesso scompare in momenti ed età diverse, anche se il riflesso di trasalimento rimarrà per tutta la vita.

Ora il bebè può essere un po’ più vigile. Lo vedrai reagire alla tua voce e concentrarsi sul tuo viso per riconoscerne i tratti. Emetterà dei versetti, del tutto diversi dal pianto, che ti saranno sempre più familiari.

Tuttavia, è ancora un periodo di scoperta l’uno dell’altra. Ci saranno momenti in cui sentirai di conoscere il tuo bambino e il suo comportamento; e altri in cui ti sembrerà ancora uno sconosciuto.

Pannolini

Se allatti al seno, è probabile che il bebè riempia il pannolino non appena inizia a succhiare, un'azione riflessa che si stabilizzerà nelle prossime settimane. Alcuni genitori scelgono di non cambiare il bebè prima della poppata, considerando che prima della conclusione il pannolino sarà già sporco. Non è un problema, purché il bambino non presenti un'eruzione cutanea da pannolino e la sua pelle sia perfettamente intatta.

Trova la soluzione più pratica per ridurre al minimo il carico di lavoro per questa operazione. È possibile che prevedere in casa due postazioni di cambio pannolino sia meglio che averne una sola.

Incoraggia il partner ad occuparsi di questa incombenza. Entrambi potete perfezionare la tecnica per agevolare l'altro nello svolgimento di questo compito.

Cura del cordone ombelicale

Il moncone del cordone ombelicale si sarà ormai separato, ma potrebbe rimanere una piccola zona centrale arrossata. A meno che non abbia un odore insolito, sia umida, o particolarmente arrossata, non c’è motivo di preoccuparsi: con il tempo e l'esposizione all'aria, guarirà completamente.

Alcuni bebè possono presentare una piccola ernia. Ciò accade se le fibre muscolari circostanti il moncone non si uniscono perfettamente. Se sei preoccupata, non esitare a contattare il medico o il pediatra di fiducia.

Igiene

Per il tuo bebè il bagnetto quotidiano non è essenziale, ma può essere un'esperienza molto piacevole per entrambi. Se il bambino non è tranquillo e non vuole dormire, un bagno caldo può essere quello che ci vuole per farlo rilassare. Alcuni bebè non amano essere esposti e stare nudi. Per farlo sentire più sicuro mentre lo lavi puoi mettere un panno bagnato e caldo sul suo pancino.

Dedica eguale cura alla tua igiene. In caso di sanguinamento vaginale, è importante fare la doccia almeno una volta al giorno (se non due). Il sanguinamento potrebbe continuare anche per sei settimane, ma non preoccuparti se s’interrompe prima.

Le tue emozioni

Sentirsi stanca e persino esausta in questa fase è del tutto normale. L’eccitazione iniziale va via via scemando e la realtà di avere un bambino inizia a produrre i suoi effetti. Dopo tanti mesi di attesa per l'arrivo del bebè, potresti sentirti delusa e svuotata non avendo più un obiettivo. Tutto questo è assolutamente normale e non significa affatto che tu sia una pessima madre.

Inoltre, potresti essere maggiormente incline al pianto. Prenderti cura del bebè, sentirlo piangere, nutrirlo e coccolarlo può suscitare forti emozioni. Lasciati andare alle lacrime, se ne hai bisogno. A meno che tu ti senta infelice e non tragga alcuna gioia da queste prime settimane, emozioni materne contrastanti e la tendenza al pianto rientrano perfettamente nella norma.

Ricorda di prenderti cura di te stessa e chiedi aiuto al partner o ad altri membri della famiglia se ne hai bisogno. L'attenzione può concentrarsi a tal punto sul bebè da farti sentire spesso esclusa. Talvolta occorre ricordare a chi ci circonda che anche le neo-mamme hanno bisogno di un po' di attenzione.

Non aspettarti di essere un genitore esperto - nessuno lo è. È probabile che tu debba affrontare tutta una serie di prove ed errori prima di trovare ciò che funziona per te e il tuo bambino.

Il tuo recupero fisico

Non pretendere che il tuo corpo sia ritornato a quello che era prima di avere il bambino. Nella zona addominale la pelle sarà ancora deformata e in eccesso e in questa fase alcune mamme possono sembrare ancora incinte. Con il tempo, riprenderai le tue dimensioni corporee abituali; tuttavia, spesso la gravidanza modifica la forma e il tono muscolare - soprattutto nella regione addominale.

E il papà?

È importante non attribuire alla mamma il ruolo di genitore esperto e al papà quello di semplice supporto. Assicura al partner il tempo e lo spazio necessario per sviluppare un rapporto speciale con il bambino. Anche se allatti al seno, può assisterti nel cambio del pannolino, facendo fare al bebè il ruttino e cullandolo dopo la poppata.

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