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Parto vaginale dopo un taglio cesareo

Parto vaginale dopo un taglio cesareo

I motivi che spingono una donna a preferire il parto vaginale dopo un taglio cesareo sono numerosi. Il recupero fisico è tendenzialmente più semplice, sicuro e lineare rispetto a un cesareo e, soprattutto, meno doloroso. Secondo le statistiche, le donne che partoriscono naturalmente sono meno soggette a depressione e hanno più probabilità di allattare al seno. Inoltre, a volte entra in gioco un’altra questione significativa: c’è chi si sente in dovere di fare il possibile per partorire “naturalmente”.

Molte donne considerano il parto vaginale come l’opportunità per superare un’esperienza di gravidanza emotivamente traumatica del passato. Il cesareo, a volte, viene vissuto come una vera e propria delusione. Anche se la madre comprende perfettamente le motivazioni che hanno spinto i medici a optare per l’intervento, scendere a patti con la realtà è un capitolo a sé stante. Alcune donne che hanno partorito con il cesareo sostengono di essersi sentite escluse dalla nascita del loro bambino, quasi “sostituite” dal personale dell’ospedale, e di non avere potuto vivere un’esperienza “autentica”. La possibilità di scegliere il parto vaginale dopo un taglio cesareo contribuisce in modo significativo in ottica di empowerment femminile.

In passato, la prassi per le donne sottoposte a cesareo non contemplava altre opzioni per i figli successivi se non quella di ripetere il parto cesareo, poiché i rischi di rottura dell’utero erano troppo elevati. Tuttavia, l’approccio è cambiato nel tempo in linea con il miglioramento delle tecniche chirurgiche.

L’incisione viene ora eseguita orizzontalmente nel segmento uterino inferiore, mentre in passato l’utero veniva inciso verticalmente. L’incisione verticale indebolisce i muscoli uterini per tutta la loro lunghezza, impedendo all’utero di contrarsi in modo efficace. Il segmento inferiore non è coinvolto nelle contrazioni, ed è per questo che il rischio di rottura dell’utero è ridotto.

Quante sono le probabilità di successo di un parto vaginale dopo un taglio cesareo?

Secondo le stime, la percentuale di successo del parto vaginale dopo un taglio cesareo è del 75% circa, a condizione che non insorgano complicazioni e che non si ripeta la situazione che ha richiesto il cesareo in passato.

In base alle attuali statistiche, l’83% circa delle donne viene sottoposta a un taglio cesareo ripetitivo invece che a un parto vaginale. Nonostante quasi tutte le partorienti siano adeguatamente informate sulla possibilità di partorire in modo naturale dopo un cesareo, non sempre la trovano un’alternativa percorribile.

Il parto vaginale comporta meno rischi rispetto a un secondo cesareo, specialmente se la donna ha intenzione di avere altri figli e dovrà probabilmente sottoporsi a ulteriori cesarei.

Che cos’è la rottura dell’utero?

La rottura dell’utero è una lacerazione lungo la cicatrice di un parto precedente provocata da contrazioni uterine eccessive, che causano una restrizione del segmento inferiore dell’utero e la rottura delle pareti muscolari indebolite. Si tratta di una situazione di emergenza sia per la madre sia per il bambino.

La rottura dell’utero può verificarsi durante la tarda gravidanza, quando le pareti uterine sono molto sottili, o durante il travaglio attivo. Ulteriori fattori di rischio sono le grandi dimensioni del feto, una gravidanza multipla e il polidramnios (eccesso di liquido amniotico nell’utero).

Sono stati condotti numerosi studi che esaminano l’incidenza della rottura uterina a seguito di un precedente parto cesareo. Nei paesi sviluppati, il rischio è attualmente inferiore allo 0,5% circa, un dato molto basso.

Tale rischio è più marcato in presenza di procedure di induzione e accelerazione del travaglio mediante ormoni sintetici come l’ossitocina, che aumenta l’intensità delle contrazioni.

Motivazioni per escludere il parto vaginale dopo un taglio cesareo

  • Scelta personale. Alcune donne preferiscono ripetere il cesareo per svariati motivi ed esigenze.

  • Complicazioni di gravidanza quali eclampsia, presentazione podalica, gravidanza multipla, diabete gestazionale, prematurità, arresto della progressione del travaglio o feto di grandi dimensioni.

  • Precedente incisione verticale dell’utero durante un parto cesareo. L’incisione verticale viene a volte preferita nei casi di sofferenza fetale, poiché consente di estrarre il bambino più rapidamente.

  • Due o più tagli cesarei precedenti. La decisione a sfavore del parto naturale dipende dal singolo medico e dalla storia clinica della madre.

  • Precedente rottura dell’utero.

  • Impossibilità di poter contare su un’ostetrica o un ginecologo che monitori attentamente il travaglio.

  • Parto in casa, specialmente quando non è possibile effettuare un trasferimento d’urgenza in ospedale.

Benefici del parto vaginale dopo un taglio cesareo

  • Convalescenza più breve. Il taglio cesareo è un intervento chirurgico e comporta dei rischi associati.

  • Effetti collaterali, come perdita di sangue, rischio di infezione, dolore e perdita temporanea della mobilità, di entità minore rispetto al cesareo.

  • Maggiori opportunità di creare fin da subito un legame con il bambino. La mamma può iniziare a occuparsi del bebè immediatamente dopo il parto vaginale.

  • Avvio dell’allattamento più rapido. Dopo un parto naturale, le donne sono più libere di muoversi e scegliere la posizione migliore per tenere in braccio il bambino senza aiuto esterno.

  • Degenza in ospedale più breve. In assenza di complicazioni, il ritorno a casa può avvenire anche entro 24 ore dal parto vaginale.

  • Benefici di tipo emotivo. Molte donne considerano il parto vaginale un metodo più naturale per mettere al mondo un figlio e provano un senso di appagamento, controllo ed empowerment durante la nascita.

  • I bambini nati con taglio cesareo sono generalmente più a rischio di sviluppare difficoltà respiratorie dopo la nascita, poiché le contrazioni uterine del parto naturale facilitano la fuoriuscita di liquido amniotico dai polmoni del neonato.

Fattori predittivi di successo del parto vaginale dopo un taglio cesareo

  • Uno o più parti vaginali riusciti oltre al taglio cesareo

  • Assenza delle complicazioni che hanno richiesto il cesareo in passato

  • Presentazione podalica del feto come causa di un taglio cesareo precedente

  • Disponibilità di una clinica o struttura ospedaliera con percentuali di successo elevate per il parto vaginale dopo un taglio cesareo

  • Inizio spontaneo e a termine del travaglio

Le probabilità di successo di un parto vaginale dopo un taglio cesareo sono inferiori se:

  • La gravidanza è segnata da complicazioni quali diabete gestazionale, prematurità, ipertensione o gravidanza multipla.

  • La madre è obesa o in sovrappeso.

  • Il feto si trova in posizione podalica o trasversale.

  • La gravidanza si protrae oltre la data presunta del parto.

  • Il bambino è di grandi dimensioni.

Fattori importanti da tenere in considerazione per il parto vaginale dopo un taglio cesareo

È fondamentale prendere in considerazione i fattori di rischio individuali della futura madre. Per essere certa che non vi siano controindicazioni al parto vaginale dopo un taglio cesareo nel tuo caso specifico, richiedi un consulto con il medico e prendi una decisione informata.

Anche se le statistiche sembrano confermare la sicurezza e le percentuali di successo del parto vaginale dopo il cesareo, non possono certo prevedere ogni evenienza. È molto importante ottenere tutte le informazioni disponibili e partecipare attivamente al processo decisionale.

Cosa posso fare per aumentare le probabilità di successo di un parto vaginale dopo un taglio cesareo?

  • Cerca di mantenerti in forma durante la gravidanza. Evita di aumentare troppo di peso, fai ginnastica regolarmente e sottoponiti a tutte le visite prenatali.

  • Affidati a uno specialista che appoggi la tua decisione di partorire per via vaginale.

  • Attendi l’inizio spontaneo del travaglio.

  • Informati con attenzione, leggi più che puoi e partecipa attivamente alle decisioni che riguardano la tua salute.

Come fare per rendere il parto vaginale dopo un taglio cesareo ancora più sicuro?

  • Mantieni una comunicazione chiara e aperta con l’ostetrica o il ginecologo

  • Non dimenticare l’importanza di un’adeguata informazione e del coinvolgimento attivo nel travaglio e nel parto

  • Scegli un ospedale o una clinica equipaggiata per affrontare le emergenze

  • Assicurati che tutto il personale sanitario coinvolto nella gravidanza e nel travaglio sappia che hai già subito un taglio cesareo in passato, poiché è necessario pianificare un eventuale parto cesareo di emergenza

  • Assicurati di essere seguita e monitorata con attenzione durante il travaglio

  • Assicurati che il tuo bambino sia seguito e monitorato costantemente durante il travaglio

La maggior parte degli ospedali cerca di portare a termine un parto vaginale dopo un taglio cesareo entro dodici ore dall’inizio della fase attiva di travaglio.

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