Il tappo mucoso è un altro termine importante e specifico della gravidanza. Insieme al sacco amniotico, serve a proteggere il bambino dal rischio di infezioni batteriche.
Cos’è il tappo mucoso?
Il tappo mucoso è uno strato spesso di muco che chiude la cervice per proteggere la cavità uterina dall’ingresso e dalla risalita di batteri. È costituito da un accumulo denso di muco cervicale che funge da vera e propria barriera. L’inizio del travaglio è preceduto dalla perdita del tappo mucoso, che viene espulso in maniera indolore attraverso la vagina della mamma.
Il termine corretto che indica il tappo mucoso è opercolo, di origine latina, che letteralmente significa “chiusura”. Tuttavia è più conosciuto come “tappo mucoso” o semplicemente “tappo”, con o senza striature di sangue, quindi non ti allarmare se, quando lo perdi, non noti nessuna traccia di sangue.
Che aspetto ha il tappo mucoso?
La sostanza di cui è fatto il tappo mucoso non è particolarmente gradevole da vedere. A volte è trasparente, altre volte è striato di sangue, che può essere rosso vivo o marroncino. Può essere spesso oppure lungo e filamentoso, con una consistenza appiccicosa. La perdita del tappo mucoso può avvenire in un unico momento o in più episodi e in giorni diversi.
Da cosa dipendono le tracce di sangue?
Verso la fine della gravidanza, la cervice comincia ad assottigliarsi e dilatarsi. Questo cambiamento è necessario affinché possa aprirsi completamente e consentire il passaggio della testa del piccolo. Questo stiramento potrebbe determinare la rottura di piccoli vasi sanguigni nella cervice, con conseguenti leggere striature del tappo mucoso. Questo significa che una limitata presenza di sangue in corrispondenza del tappo è normale e non deve destare preoccupazione.
Come mi accorgerò di aver perso il tappo mucoso?
Potresti notare qualcosa di insolito nella tazza del water o sugli slip. Alcune donne se ne accorgono dopo essersi pulite con la carta igienica. In ogni caso, non devi preoccuparti se entri in travaglio senza esserti resa conto di aver perso il tappo mucoso. Potrebbe essere stato scambiato per una perdita vaginale particolarmente abbondante e ricca di muco, fenomeno del tutto normale in gravidanza, soprattutto nelle ultime settimane.
Qualche volta la perdita del tappo mucoso si verifica dopo l’esame vaginale da parte del ginecologo. Nel corso del travaglio, è normale controllare l’apertura della cervice della mamma. La dilatazione deve raggiungere i 10 cm affinché il bambino riesca a uscire. Il controllo della cervice potrebbe interferire con il tappo mucoso e non è raro che ne rimangano tracce sui guanti del ginecologo o del medico.
Spesso, il resto del tappo mucoso fuoriesce al termine della visita. Le ostetriche sono più tranquille se la perdita di un tappo abbondante avviene durante il travaglio attivo. È infatti un segnale dell’effettiva dilatazione della cervice, che si assottiglia in preparazione al parto.
Talvolta la perdita avviene anche dopo un rapporto sessuale. La penetrazione può infatti intaccare i tessuti attorno alla cervice e causare una leggera dilatazione. Spesso le future mamme telefonano in ospedale per avere la conferma di non aver arrecato danni al bambino, quando notano una perdita di sangue dopo il rapporto sessuale.
Qualche volta, il tappo mucoso viene espulso in maniera visibile solo dopo la rottura delle acque. Potrebbe confondersi con il liquido amniotico e non essere riconoscibile. Nel parto vaginale, la perdita del tappo mucoso si verifica sempre, poiché la cervice non riesce più a trattenerlo.
Ho perso il tappo! Quindi è iniziato il travaglio?
No. Anche se la perdita del tappo indica l’apertura o dilatazione della cervice, non è un segnale del travaglio. Potrebbero volerci giorni o persino settimane prima di partorire. Tuttavia, non ti dispiacerà sapere che la perdita indica che il corpo si sta preparando al parto.
Devo chiamare l’ostetrica o il ginecologo se perdo il tappo?
No, perché la perdita del tappo mucoso indica che presto partorirai, ma il momento esatto non è noto. A meno che non noti perdite di sangue o coaguli, o se avverti crampi e/o dolore a livello dell’utero, è consigliabile restare tranquilla e aspettare.
Dopo la perdita del tappo il bambino è esposto al rischio di infezioni?
No, perché è ancora protetto dal sacco amniotico. A meno che si sia verificata la rottura del sacco e quindi delle acque, il bambino è ancora al sicuro. Il tappo mucoso aggiunge un ulteriore livello di protezione, ma una volta perso, non sussiste alcun rischio aggiuntivo né per la mamma né per il bambino.
Ecco cosa sapere sul tappo mucoso
- La perdita del tappo mucoso è un episodio normale che non deve allarmare. Tuttavia, se in qualunque momento della gravidanza dovessi avvertire contrazioni o notare perdite di sangue, contatta il ginecologo o l’ostetrica.
- Come già detto, la perdita del tappo mucoso non è indice dell’inizio del travaglio. Potrebbero passare giorni o persino settimane prima della nascita del bambino.
- Il travaglio vero e proprio inizia con la comparsa di contrazioni regolari, dolorose e progressive, oppure con la rottura delle acque. Non con la perdita del tappo.